Premessa il sogno cap.I cap.II
Premessa
il sogno
cap.I
cap.II
cap.III
cap.IV
cap.V
cap.VI
cap.VII
cap.VIII
cap.IX
cap.X
cap.XI
Cap.XII
Cap.XIII
 
 

Chiudo gli occhi, respiro profondamente; ma non ho pace.
Le ossessioni, che mi hanno regalato i demoni, si fanno sentire forti anche per me.        
Qui la nebbia è meno fitta, ma la situazione sembra peggiore che in città. 
Non riesco a riposare la mente e non respiro nemmeno bene, gli odori di Babilonia li sento come se fossero parte di me e il sangue, che viene versato per le strade, mi sembra che mi entri nei polmoni insieme all’aria che pare colorarsi di giallo dello zolfo che, qui, è ovunque.       
Riapro gli occhi per vedere che il leviatano, adesso, si deforma facendo un’enorme ombra che copre parte della città; molti cittadini persi tra le vie vengono presi per mano dai massoni e condotti alla torre, altri vengono sollevati da terra da demoni e portati in volo in questa contro-chiesa  costruita per satana.        
Sono appoggiato alla struttura   e qui, dove sono fermo, su questo anello che fa da confine tra Babilonia e le mura interne della torre, si affollano diverse anime che vengono condotte per essere chiamate nella tentazione a lavorare in sintonia con il leviatano o ad entrare a far parte di esso.  
Affianco a me è stata portata l’aristocrazia intellettuale di Babilonia, in buona sostanza,  la massoneria e i demoni custodi hanno deciso di conquistare la città senza lasciare i tatticismi al caso.
Mi volto e vedo che,all'ombra di una colonna,si trova  un insegnante di Babilonia, con il corpo scheletrico frutto di una fame spirituale ricercata;  con lo sguardo rivolto verso il vuoto, l'insegnante, drogato in vanità da satana , comincia a vedere   la sua mente  che si materializza sopra il suo capo per far da  luce a  coloro che gli sono accanto e a quelli che come studenti  gli sono stati affidati.      
Il demonio, nella veste  del massonico  Baphomet, approfittando  del delirio deista dell’uomo,  si prende l’anima del poveretto e,  in cambio, gli garantisce  una permanente  visione in vanità della sua cultura.       
All'insegnante, dunque, il maligno tocca la lingua affinché con questa abbia il potere di tramutare  gli scolari di Babilonia in maiali eruditi.  
L'operazione diabolica si conclude con la consegna,da parte dei massoni,  al loro neo-collaboratore, di un libro   da adottare come testo didattico in modo che, anche i ragazzi, vedano attraverso il lume di lucifero la realtà del mondo.         
Subito dopo è la volta dei medici  molti dei quali vendono la loro anima per arricchire  alcuni abitanti della torre; quelli, invece, che non si corrompono con i soldi dei massoni  si uniscono a satana mago come in un amplesso spirituale; e questo per portare nella città, tra energie e forze occulte, uno spiritualismo  che il leviatano copre con il velo di pseudo-scientificità.
Le ossessioni mi lasciano e una suggestione rasserenante investe completamente la mia immaginazione e Babilonia, in questo momento, mi sembra una città come le altre senza sangue per le strade e odore di zolfo da mandare giù nei miei polmoni; ma, mentre, sono appoggiato con la mano destra su una colonna dell’arcato, un terremoto scuote la torre e il corpo mistico di Cristo che posso vedere di fronte a me.           
Sento una forte spinta alle mie spalle e, solo adesso, mi accorgo che sono in compagnia del mio demone custode che mi aveva distratto per buttarmi giù dalla torre.
Non cado per miracolo, ma vedo molti che vengono inghiottiti dalle crepe che in città si sono formate, insieme a loro muoiono innocenti tra cui molte donne e bambini.           
Siccome sono troppo esposto alle cadute mi sposto verso la circonferenza centrale  del corridoio-anello della  torre
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